Work for Equity per le Start-Up
Che cos'è il Work for equity?
Il Work for Equity è un metodo di compensazione attraverso il quale le start-up o le imprese innovative retribuiscono fornitori di servizi o professionisti con quote societarie anziché denaro.
Questo metodo consente alle aziende in fase di sviluppo, che potrebbero non avere fondi sufficienti per pagare servizi professionali, di accedere alle competenze necessarie offrendo in cambio una partecipazione futura nei guadagni o nella proprietà dell’azienda. In più, è un metodo vantaggioso per le startup, infatti prevede degli sgravi fiscali che aiutano a risparmiare denaro in fase di crescita.
Articolo 27, DL 179/2012 comma 4.
La modalità di compensazione Work for Equity è disciplinata dall’ articolo 27 del DL 179/2012 comma 4.
Secondo l’articolo, questo metodo è destinato ai fornitori di servizi o professionisti che vengono compensati con quote della società anziché in denaro e prevede un processo contrattuale standard. Quindi, è presente un contratto, una prestazione da parte del professionista, una fattura e il pagamento.
Nel Work for Equity è consentito assegnare solo quote della start-up, senza la possibilità di includere quote di altre società controllate.
Inoltre, ad azioni o quote della startup stessa viene applicata la regola definita nella legge 179/2021, che stabilisce che azioni o quote non devono essere considerate come reddito imponibile per chi le riceve. In sostanza, il lavoro svolto per una startup retribuito in azioni o quote societarie non prevede il pagamento di tasse su di esse.
Infine, anche se le prestazioni nel Work for Equity non concorrono alla formazione del reddito, è comunque necessario compilare la Certificazione Unica per documentare i redditi esenti, come confermato dall’Agenzia delle Entrate.
Il valore del Work For Equity
Per i fondatori di una startup, il lavoro non retribuito in denaro può essere trasformato in valore per l’azienda. Il Work For Equity crea valore in tre modi differenti:
- Valore contabile incrementale. In parole semplici, questo metodo trasforma il valore della prestazione in controvalore di partecipazione che è compreso nella voce capitale netto dello stato patrimoniale. Il capitale netto riflette la ricchezza degli azionisti o proprietari dell’azienda e indica la solidità finanziaria dell’azienda e la sua capacità di generare valore per i suoi azionisti.
- Valore incrementale di mercato. Le attività svolte dai soci, volte allo sviluppo di prodotti, mercati, tecnologie e partnership, creano un valore aggiunto per l’azienda. Questi contributi, considerati come assets intangibili o costi di ricerca e sviluppo, aumentano il valore premoney della startup, dimostrando come il Work for Equity possa influenzare positivamente la valutazione complessiva dell’impresa.
- Generazione del valore per i soci fondatori mediante la partecipazione azionaria. Il metodo beneficia i soci fondatori in due modi principali: aumentando la loro partecipazione aziendale e offrendo detrazioni fiscali sugli investimenti.
Conclusioni
In conclusione, il Work For Equity non è solo una soluzione finanziaria, ma anche un mezzo per accrescere il valore complessivo dell’impresa.
In un ecosistema imprenditoriale sempre più dinamico e competitivo, esso rappresenta non solo una soluzione alle sfide finanziarie, ma anche un potente strumento di networking e crescita professionale.
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